
Come far collaborare le imprese turistiche locali per creare esperienze più forti
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In un mercato turistico sempre più competitivo, frammentato e guidato dalla ricerca di autenticità, la collaborazione tra realtà locali è una delle chiavi più potenti (e sottovalutate) per differenziare l’offerta, ridurre i costi e attrarre nuovi target.
Eppure, molti operatori continuano a lavorare da soli. Per abitudine, per timore della concorrenza o semplicemente per mancanza di tempo.
In questo articolo esploriamo come e perché unire le forze tra imprese turistiche, artigiani, produttori e guide del territorio può trasformare la tua offerta da "servizio" a vera esperienza memorabile. Con esempi concreti, spunti operativi e una guida passo passo per iniziare.
Perché collaborare conviene davvero
Collaborare non è solo una questione di "buon senso" territoriale. È una leva strategica con effetti concreti:
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Valore percepito più alto: un'esperienza che unisce più attività ha più contenuti, più emozioni e viene percepita come più completa.
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Cross-selling naturale: se lavori con realtà complementari, ogni partner promuove anche te.
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Risparmio sui costi: puoi dividere spese di promozione, logistica, personale.
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Accesso a nuovi target: collaborando con chi già lavora con un segmento diverso dal tuo, ti espandi velocemente.
Chi sono i partner ideali?
Spesso le collaborazioni più efficaci nascono fuori dal proprio settore verticale. Ecco alcuni esempi:
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Artigiani locali: perfetti per workshop, tour con dimostrazioni, regali inclusi.
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Aziende agricole e produttori enogastronomici: degustazioni, visite, attività interattive.
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Guide ambientali ed escursionistiche: creano il contesto e arricchiscono l’esperienza.
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Associazioni culturali: offrono accesso a luoghi, storie e persone altrimenti inaccessibili.
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Comuni, enti pubblici e proloco: possono supportarti con logistica, spazi o promozione.
Più il partner è diverso da te ma coerente con la tua proposta di valore, più la collaborazione funziona.
3 modelli di collaborazione replicabili
1. Pacchetto condiviso "mezza giornata"
Esempio: tour guidato nel borgo + laboratorio di ceramica + degustazione in frantoio.
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Ogni partner mantiene la propria identità, ma l’esperienza è venduta come unica.
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Ideale per aumentare lo scontrino medio senza moltiplicare gli sforzi promozionali.
2. Calendario condiviso
Esempio: 4 esperienze stagionali co-create e promosse congiuntamente da più realtà del territorio.
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Può essere sostenuto da una campagna Meta, un sito condiviso o una semplice landing page.
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Ogni esperienza ha un tema (primavera enogastronomica, estate in natura, ecc.)
3. Pacchetto privato su richiesta
Esempio: esperienze personalizzate per gruppi privati (aziende, scuole, eventi) composte da più attività locali coordinate da un unico referente.
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Richiede più organizzazione, ma garantisce margini alti e ottimo passaparola.
Come iniziare concretamente: 5 passi
1. Mappa il territorio
Fai una lista di realtà compatibili con il tuo posizionamento, valori, pubblico. Esplora social, portali locali, mercatini e associazioni. Non cercare solo visibilità: cerca affinità.
2. Contatta con proposta chiara
Non mandare email generiche tipo "vorrei collaborare". Scrivi un messaggio personalizzato, spiega chi sei, cosa proponi, cosa guadagna l’altro. Massimo 10 righe.
3. Costruite insieme il format
Dedicate tempo a trovare il formato più semplice da realizzare ma con impatto alto. Meglio un progetto da testare in piccolo e migliorare, che un’idea enorme mai realizzata.
4. Stabilite regole chiare
Prezzi, responsabilità, loghi, prenotazioni, comunicazione: accordate tutto in anticipo. Anche con una semplice email riepilogativa condivisa.
5. Promuovete in sinergia
Create grafiche comuni, condividete i post, usate hashtag e mailing list incrociate. Una collaborazione funziona davvero quando ognuno promuove anche l’altro.
Due esempi reali da cui ispirarsi
"Mani & Montagne" (Trentino)
Un progetto nato dall’unione di 3 realtà: una guida alpina, un laboratorio di legno artigianale e un rifugio. Il pacchetto include una passeggiata guidata, laboratorio con intaglio del legno e pranzo tipico. Venduto tramite portali ed eventi B2B, ha avuto grande successo tra agenzie internazionali.
"Sapori d'Oltralpe" (Liguria)
Un ciclo di eventi mensili creati da un'associazione culturale, un gruppo di produttori Slow Food e un'associazione teatrale. Ogni evento include degustazione, racconto storico e spettacolo a tema. Grazie alla collaborazione col Comune, hanno avuto location suggestive a costo zero.
Conclusione
Collaborare non significa solo "unire forze". Significa immaginare esperienze nuove che nessuno da solo potrebbe creare. In un mercato turistico sempre più orientato all’autenticità, all’impresa locale e alla narrazione condivisa, chi sa creare rete vince.
Non serve un progetto milionario. Serve un'idea buona, due partner coerenti e la voglia di costruire valore insieme.
► Hai già collaborato con qualcuno nel tuo territorio? Che risultati hai ottenuto? Scrivicelo nei commenti o scrivici: ci piacerebbe raccontare la tua esperienza!